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OMAGGIO A ERNESTO ILLY

DISCORSO DEDICATO AL DR. ERNESTO ILLY DURANTE LA COMMEMORAZIONE SVOLTA AL TEATRO VERDI DI TRIESTE

Porgo i saluti a tutti i convenuti. Il mio nome è Claudio Valentini, sono un collaboratore della Illycaffè. In rappresentanza dei colleghi dello Stabilimento di Trieste, pronuncerò ora alcuni pensieri dedicati alla memoria di Ernesto Illy.
Uniti nel dolore per l’incredibile scomparsa, ci stringiamo tutti con grande affetto alla famiglia Illy, cercando per il rispetto che dobbiamo ad un uomo buono e saggio di fare un modello del suo ricordo, continuando a portare avanti il messaggio di amore per l’eccellenza che ci ha lasciato.
In questa triste occasione, approfondendo la capacità di meditare sulla consapevolezza che tutto è impermanente, impariamo ad illuminare il cammino della vita.
Uno degli straordinari messaggi lasciati da Ernesto Illy, osservando il suo modo di essere e rappresentare la vita, è che dobbiamo affrontarla vivendo intensamente ogni attimo usandolo in maniera responsabile, così da poter operare le scelte migliori.
Se come lui saremo capaci di vivere con entusiasmo il momento presente, fornendo il buon esempio, dimostrando rettitudine, giunti alla “fine del viaggio” non avremo rimpianti, poiché avremo saputo prenderci cura delle persone care, indicando loro la giusta “via” da seguire.
Le circostanze della vita sono un mare senza sponde, che con improvvisa furia ci sommerge e ci annulla, ma sapere di poter vivere nei cuori che lasciamo dietro di noi non è mai morire.
Come Ernesto Illy vivremo nei nostri figli e nelle nuove generazioni, perché essi saranno noi, mentre i nostri corpi non potranno essere che foglie appassite sull'albero della vita. A loro, a tutti noi, il compito di portare avanti il messaggio che ha lasciato, impegnandoci a dare il meglio di sé stessi.
Il dott. Illy, dimostrava grande rispetto ed attenzione per le persone, aveva sempre una parola d’incoraggiamento per i collaboratori, era cortese, sorridente e salutava tutti senza distinzioni. Era veramente incredibile perché conosceva molti di noi per nome e chiedeva come va in famiglia.
Quando, durante le sue apprezzate viste gli si raccontavano le ultime novità sugli impianti delle linee di produzione, ascoltava le spiegazioni con attenzione, mentre il suo intercalare preferito sembrava essere; “fantastico”. Infine, si allontanava ringraziando ed accennando il suo classico saluto con la mano.
Quando ritornava chiedeva notizie sui vari sviluppi, anche se in realtà sapeva molte più cose di quelle fornite dall’interlocutore e tuttavia, dimostrando rare virtù di tatto e cortesia, non lo faceva mai notare.
Sia che trattasse grandi argomenti scientifici, sia che raccontasse con la stessa semplicità qualche curioso aneddoto riferito ai suoi viaggi, lo si sarebbe comunque ascoltato per ore, affascinati, senza stancarsi mai.
Se ne andato un signore, uno di quelli che “non li fanno più”, perchè come si dice a Trieste: “Non si trova più lo stampo”. Non l’imprenditore, bensì una persona di famiglia, un tuo caro.
Ci mancherà moltissimo, ma la sua immagine resta forte, indelebile come il suo spirito. Sembrerà di vederlo ancora girare con curiosità nella “sua azienda” per parlare con noi e scoprire orgoglioso come quanto lo circonda divenga ogni giorno più grande.
Rendiamo grazie a chi ci è stato e sarà sempre Maestro.

Trieste, 03 Marzo 2008

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